Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 15 giugno 2004 Le immagini fotografiche riportate nelle settimane scorse dai giornali locali a proposito della circolazione in montagna con la motoslitta, su pendii molto innevati e fortemente esposti alla caduta di valanghe, non è che la goccia che fa traboccare il vaso. Da anni le associazioni di tutela ambientale sottolineano i gravi effetti derivanti dall’uso di questo mezzo, in particolare nei boschi, sui versanti pascolivi e sulle vette. Nonostante qualche vincolo all’interno dei parchi, non esiste a quanto pare la possibilità di limitare l’uso di un mezzo che è particolarmente nocivo soprattutto nei confronti della fauna selvatica in un periodo di estrema precarietà e fragilità quale la stagione invernale. La motoslitta andrebbe usata solo per motivi di lavoro, quali ad esempio il soccorso piste od il rifornimento di rifugi, attività di controllo e di polizia, soccorso alpino. Anche gli stessi organi di sorveglianza e controllo del territorio sembrano impotenti rispetto all’abuso nell’impiego di questo mezzo, per il quale non esiste ancora una chiara regolamentazione da parte del codice della strada, così come non sono previste forme assicurative contro i gravi rischi di responsabilità civile che possono derivare da questa pratica. Corre l’obbligo di ricordare che molto spesso gli utilizzatori della motoslitta mettono a repentaglio la propria incolumità e sicurezza in luoghi difficilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso, ma anche quella di escursionisti e sciatori, nonché quella degli eventuali soccorritori, con evidente e grave costo economico e sociale per l’intera collettività. Ciò premesso, il sottoscritto consigliere provinciale interroga la Giunta provinciale per sapere se 1. non ritenga necessario proporre un nuova disciplina – legislativa o regolamentare – per disciplinare l’utilizzo delle motoslitte all’interno del territorio trentino, così da evitare e bandire ogni atto di inciviltà compiuto con questo genere di veicolo; 2. non ritenga necessario aumentare i controlli ed i poteri dei controllori nelle aree dove si svolgono più frequentemente atti contrari ad uso corretto della motoslitta; 3. non ritenga urgente inasprire le sanzioni nei confronti di coloro che vengono sorpresi in impieghi della motoslitta che possono mettere a repentaglio l’incolumità di altri frequentatori dell’ambiente montano; 4. sia possibile prevedere – alla luce delle competenze provinciali in materia di Motorizzazione civile – una regolamentazione della proprietà e delle modalità di circolazione delle motoslitte, introducendo l’obbligo della targa, del libretto di circolazione, dell’assicurazione e della patente di guida per gli utilizzatori. Cons: dott. Roberto Bombarda |
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